Perché un blog di consigli utili?

 

"Mi chiamo Lara e sono una giovane mamma, giovane di età ma soprattutto giovane in questo ruolo perché il mio bimbo ha solo una settimana! Sono tanto felice quanto stravolta dal repentino cambiamento della mia vita dovuto alla presenza del bebé: una valanga di cose pratiche da fare che a volte mi fanno sentire inadeguata e incapace, ma anche meravigliose emozioni mai provate, che ho bisogno di esprimere per confrontarle, elaborarle e cominciare a capire. "

 

Questo non è il classico blog di consigli utili per quasi mamme e neo mamme. È un racconto, la cui protagonista Lara è un personaggio che ne racchiude tanti altri, è la voce di decine di donne ascoltate ai corsi di preparazione al parto, agli incontri dopo parto o in sedute di sostegno alla maternità. Lara è la donna che c’è in ciascuna di loro, che riassume e interpreta domande, desideri, paure, inquietudini che tutte vivono di fronte a una esperienza sconosciuta e sconvolgente come la maternità.

La sua testimonianza aiuta a rendersi conto che molti stati d’animo e interrogativi vissuti come particolari, alle volte persino strani, sono al contrario tipici del periodo della vita in cui ci si confronta con un neonato, risultando dunque meno angoscianti, intimidatori, più facili da accettare e gestire.

Siamo abituati a pensare alla maternità in termini poetici che enfatizzano l’accettazione, la dolcezza, la tenerezza e la disponibilità della madre verso il suo bambino. Ma la realtà a volte è diversa, anche per le donne sane che con la psicologa si lasciano andare al racconto di emozioni segrete, censurate, che spesso rifiutano di riconoscere e di cui si vergognano a parlare sentendosi in colpa per averle provate.

È come se la neomamma cancellasse il tempo che la separa dalla bambina che è stata e vivesse contemporaneamente i due ruoli che hanno caratterizzato la sua infanzia. Da un lato torna a essere la bimba che giocava con la bambola imitando sua madre, dall’altro colei che attraverso la bambola esprime certi suoi intimi desideri, in particolare quelli che non osa manifestare nella realtà. Basta pensare all’alternarsi di momenti di tenerezza e di odio per la bambola, accarezzata, accudita, tenuta sempre con sé, ma anche malmenata, picchiata, buttata per terra se fa i capricci o se “mammina” è nervosa! 

Partendo dai pensieri di Lara, cercheremo di approfondire in modo scientifico, ma comprensibile, la complessità psico-fisica del post partum e del rapporto con il neonato. Proveremo a mostrare da dove vengono gli interrogativi e le ansie che la madre vive sia nei confronti del bambino sia di una nuova se stessa, diversa dopo la maternità.

Pensiamo che le donne, coinvolte dalle situazioni di Lara, in cui si possono identificare, siano interessate a esplorare il mondo interiore proprio e dei loro bambini con l'obiettivo di risolvere le loro problematiche in modo personale, soddisfacente e sintonico coi loro desideri.

 

marcellamarcone.it