Essere in sintonia col bebè

 

"Da quando sono diventata mamma il mio bebè occupa tutti i miei pensieri, anche nei momenti in cui non è presente. Mi assorbe completamente, come se il cordone ombelicale che ci ha unito per i nove mesi della gravidanza non fosse stato reciso ma ci facesse sentire ancora legati. Come spiegare altrimenti i miei risvegli notturni prima ancora che pianga? O indovinare la posizione giusta per farlo addormentare? O con che tono parlargli quando è agitato? 

 

Credo che usare il mio "fiuto" costituisca il modo migliore per entrare in sintonia con lui, senza pensare troppo a cosa devo fare ma semplicemente comportandomi nel modo che sento più adatto a me e, di conseguenza, a lui. Anche se durante la gravidanza ho letto molto sui neonati e su come vanno trattati, credo sia possibile affrontare le diverse situazioni che ogni giorno si presentano solo con comportamenti immediati e spontanei, non certo pensando a cosa sia meglio fare! "

 

La nascita di un bambino costituisce un'esperienza così intensa e profonda che influenza i pensieri, le fantasie, le paure, le emozioni della donna e ne affina il sistema sensoriale, rendendolo più ricettivo.

L'accresciuta sensibilità della madre che le permette di sintonizzarsi con i bisogni del bambino e di decodificarne le richieste, è chiamata da Donald Winnicott (pediatra e psicoanalista inglese che approfondì lo studio del rapporto madre/bambino) "preoccupazione materna primaria".

Si tratta di una identificazione della madre con il bebè, "una gestazione psichica del neonato", un totale investimento affettivo, tanto necessario nelle prime settimane dopo il parto quanto potenzialmente deleterio per il bambino se si prolunga troppo nel tempo e se sostituisce le altre relazioni della madre: col compagno, con altri eventuali figli, con le sue attività.

Questo stato psicologico, che varia da una donna all'altra (e che può presentarsi con caratteristiche diverse anche con l'uno o l'altro figlio), rende la madre "sufficientemente buona", ossia capace, istintivamente, di accudire il bambino, dosando in modo ottimale le gratificazioni e le frustrazioni a cui lo sottopone.

Una delle ragioni che affievolisce, fino a impedire, la capacità di entrare in sintonia col bambino e che fa della donna una "madre non sufficientemente buona" è la depressione post partum, definita: "il ladro che ruba la maternità'".

La DPP può manifestarsi in forma mascherata attraverso sintomi somatici come eccessiva stanchezza, disturbi neurovegetativi o legati all'alimentazione, intenso calo della libido; o con sintomi psichici che si differenziano da quelli del baby blues per la loro persistenza e per la loro comparsa tardiva, anche alcuni mesi dopo il parto: cattivo umore, tristezza, voglia di piangere, sensazioni di fallimento e inadeguatezza verso il proprio ruolo di madre, disinteresse per se stessa e per le attività prima gradite, incapacità di prendere decisioni, di assumersi le responsabilità del quotidiano, rifiuto di contatti sociali, eccessiva ansia per il figlio.

A volte sono i pediatri che evidenziano la DPP. Infatti, dietro ad una vasta sintomatologia del bambino non attribuibile a stati morbosi, (ad esempio atonia, problemi digestivi, respiratori, dermatologici, difficoltà ad addormentarsi, crisi di pianto prolungate, coliche, ritardi di crescita) si celano le difficoltà che vivono certe madri nella relazione col bebè. Sono loro e non il bambino ad aver bisogno di aiuto. La percezione di non separazione e di confusione che vivono con il figlio le porta a attribuire a lui il malessere che continuano a nascondersi e di cui non vogliono prendere coscienza. Per riuscire a superarlo è invece necessario riconoscerlo e affrontarlo senza timore.

Dalla DPP si può uscire se si abbandona l'infondata speranza che certi problemi si risolvano da soli col passare del tempo.

La psicoterapia offre alla donna un valido aiuto per elaborare le problematiche profonde che stanno alla base dei suoi sintomi; inoltre costituisce un'utile forma di psicoprofilassi per il bambino perché, come dimostrano numerosi studi, la vicinanza di una mamma depressa aumenta il rischio di sviluppare turbe affettive e/o cognitive.

 

marcellamarcone.it


marker

Potete trovare tutti i prodotti della linea Cicciobello® Baby Care

In tutti i punti vendita specializzati d'Italia, compresi Bimbostore, PrénatalToys CenterGiocheriaAmazon e in una selezione di punti vendita Esselunga

Dicono di noi

Press Area